➡️ Chi può fare domanda d'asilo?
Puoi fare domanda d’asilo se:
- Non sei cittadino dell’UE e non puoi tornare nel tuo paese di origine perché temi persecuzioni o rischi gravi danni, e non puoi ricevere protezione dal tuo paese di origine.
- Se non hai alcuna cittadinanza e temi persecuzioni o rischi gravi danni se ritorni nel tuo paese di residenza abituale.
➡️ Dove posso fare domanda d'asilo?
Presso la Questura o la stazione della Polizia di Frontiera.
Puoi manifestare la tua intenzione di richiedere asilo presso la stazione della Polizia di Frontiera all’arrivo o, se sei già in Italia, presso l’Ufficio Immigrazione della Questura più vicina.
Nel caso la domanda d’asilo sia presentata al confine, la Polizia di Frontiera ti inviterà a recarti in Questura per la registrazione formale.
Anche se sei in prigione o detenuto in un centro di espulsione, puoi comunque fare richiesta di protezione internazionale.
- Le domande sono individuali: ogni adulto deve presentare personalmente la propria domanda.
- Se hai con te bambini sotto i 18 anni, informa le Autorità della loro presenza.
- Non esiste un termine formale per presentare una domanda d’asilo, ma è consigliabile presentare la domanda il prima possibile.
➡️ Come posso fare domanda d'asilo?
Puoi esprimere la tua intenzione di richiedere protezione internazionale oralmente o per iscritto, nella tua lingua, con l’aiuto di un interprete.
➡️ Riservatezza
Le informazioni sulla tua domanda di protezione internazionale sono confidenziali. Ciò significa che tutte le persone che la gestiranno, compresa la Polizia, non condivideranno alcuna informazione – senza il tuo consenso – con persone esterne, comprese le autorità del tuo paese d’origine.
➡️ Cosa succede se non parlo italiano?
Puoi parlare nella tua lingua durante l’intera procedura.
Ti deve essere garantita, se necessario, l’assistenza di un interprete nella tua lingua o in una lingua che comprendi. Se necessario, durante la procedura, i documenti che produci saranno tradotti da interpreti che lavorano per le autorità competenti.
➡️ Come viene formalmente registrata la mia domanda d'asilo?
Dopo che hai espresso la tua intenzione di richiedere protezione internazionale, la Polizia effettuerà la tua identificazione: registrerà le tue informazioni personali (nome, cognome, data e luogo di nascita, nazionalità) e ti fotograferà. Se hai 14 anni o più, verranno anche rilevate le tue impronte digitali. Questa fase è chiamata “fotosegnalamento” ed è seguita da una seconda fase, consistente nella registrazione formale della domanda d’asilo, che avviene esclusivamente presso la Questura.
La registrazione formale della domanda (verbalizzazione o formalizzazione) avviene compilando il Modello “C3”. Per completare il modello C3, l’agente di polizia ti farà domande sulla tua identità (nome, cognome, data e luogo di nascita, nazionalità), condizione personale (domicilio attuale, recapiti, istruzione, lavoro, religione, luogo di residenza, lingue conosciute), la tua famiglia, la tua storia personale, il viaggio per raggiungere l’Italia e i motivi per cui fuggi dal tuo paese d’origine.
- Se non parli italiano, hai il diritto di essere assistito da un interprete.
- Se hai un passaporto, è previsto che lo consegni alla Polizia.
- Puoi presentare tutti i documenti in tuo possesso che potrebbero essere utili per comprendere la tua situazione.
- Se lo desideri, puoi anche presentare un documento scritto (in italiano o in un’altra lingua) in cui spieghi la tua storia.
- Se hai bisogni specifici, non esitare a parlare con la Polizia (ad es. sei minorenne, sei incinta o affetto da malattia grave, ecc. Vedi sotto).
Questo modulo viene firmato da te, dall’agente di polizia e dall’interprete. Riceverai una copia del C3 e copie di tutti gli altri documenti presentati alle autorità di polizia.
La Polizia invierà quindi la tua domanda, con i documenti allegati, all’ufficio competente per valutarla: la Commissione Territoriale per il riconoscimento della Protezione Internazionale più vicina.
➡️ Cosa succede se sono stato o ho presentato domanda d'asilo in un altro paese dell'UE prima di arrivare in Italia?
Puoi presentare domanda d’asilo in un solo paese, che è competente per valutare la tua domanda d’asilo. Non è possibile per te scegliere quale paese. Tale paese è determinato in base a una legge dell’UE, chiamata “Regolamento Dublino III“.
In generale, il paese competente per valutare la tua domanda d’asilo è il primo paese europeo in cui sei entrato.
Tuttavia:
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- Se hai meno di 18 anni, sei qui da solo, e un membro della tua famiglia (genitore, fratello/sorella, zio/zia, nonno/nonna) è regolarmente presente in un altro paese europeo incluso in un elenco stabilito dal regolamento Dublino III, questo paese può essere responsabile dell’esame della tua domanda. Non lasciare il centro di accoglienza e informa il tuo tutore/l’assistente sociale/ l’agente di polizia che desideri raggiungere i tuoi parenti.
- Se sei adulto e il tuo coniuge o figli minorenni risiedono in uno dei paesi di “Dublino III” come beneficiari di protezione internazionale o richiedenti asilo, quello Stato può esaminare la tua domanda. Se desideri raggiungere i membri della tua famiglia, informa immediatamente le autorità competenti (Agenti di Polizia durante la fase di registrazione.
Quando ti vengono prese le impronte digitali (se hai 14 anni o più), queste vengono inserite in un sistema chiamato EURODAC, il Database Centrale Europeo, che aiuta ad attuare il “Regolamento Dublino III”. Il paese dell’UE in cui ti trovi verifica se è competente per decidere sulla tua domanda o se un altro stato membro è responsabile.
- Quali paesi applicano il Regolamento Dublino III? 27 Stati membri dell’Unione Europea (quindi Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, , Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria) e Regno Unito, Svizzera, Norvegia, Islanda e Liechtenstein.
➡️ Cosa succede se ho un problema di salute o altre esigenze particolari?
Se hai un problema di salute o altre esigenze particolari, informa immediatamente le autorità. In questo caso, possono essere adottate misure specifiche per sostenerti: puoi essere assistito da un medico, psicologo o assistente sociale, e puoi essere alloggiato in una struttura di accoglienza specializzata dove puoi ricevere servizi e assistenza adatti alle tue esigenze.
Le esigenze particolari includono:
- sei minorenne;
- hai una malattia grave;
- sei un genitore con figli di età inferiore ai 18 anni;
- sei incinta;
- hai una disabilità;
- hai bisogno di supporto psicologico a causa di esperienze difficili che hai vissuto, del tuo orientamento sessuale o della tua identità di genere, o perché sei stato portato in Italia contro la tua volontà, o qualsiasi altra situazione per cui senti di avere bisogno di aiuto.
➡️ Ho diritto a un avvocato quando presento domanda d'asilo?
Per presentare la tua domanda d’asilo e durante la procedura finalizzata a valutare la tua domanda, non è richiesta la presenza di un avvocato. Tuttavia, se preferisci essere assistito da un avvocato, puoi farlo a tue spese.
- Tieni presente che puoi ricevere assistenza da un operatore legale nel centro in cui ti trovi e molte ONG e associazioni possono anche fornirti assistenza legale gratuita.
Se la tua domanda è stata respinta dalla Commissione Territoriale, puoi presentare il tuo ricorso contro questa decisione. In questo caso, devi essere assistito da un avvocato.
Se non hai risorse economiche sufficienti, hai il diritto di essere assistito da un avvocato, davanti al tribunale, gratuitamente.