Apolidia

Determinazione dello status di apolide in Italia 

Se sei apolide – non possiedi una cittadinanza perché non sei considerato cittadino da nessuno Stato, in Italia hai il diritto di richiedere la determinazione dello status di apolide.  


Se sei una persone richiedente asilo o rifugiata apolide, anche se già benefici di una forma di protezione internazionale, è importante che tu richieda anche la determinazione dello status di apolide. Tale protezione potrebbe cessare in futuro, ma potresti comunque non avere alcuna cittadinanza e avere bisogno di assistenza e protezione come apolide. 


Nel caso in cui tu abbia bisogno di ulteriori informazioni sulle procedure di determinazione dello status di apolide in Italia, di aiuto per ottenere un supporto legale qualificato, o di consigli sull’accesso ai diritti e ai servizi come apolide, non esitare a contattare l’UNHCR MCO-Italia o il Tavolo Apolidia , una rete di ONG ed esperti che lavorano sull’apolidia in Italia facilitata da UNHCR. 


Importante:
Né l’UNHCR né le organizzazioni del Tavolo Apolidia chiedono un compenso per qualsiasi servizio. Il loro aiuto è sempre gratuito. Non ti dovrebbe essere chiesto, in nessun momento, di pagare per nessuno dei servizi forniti. 


Come richiedere il riconoscimento dello status di apolide in Italia?

È necessario essere in Italia per presentare la domanda di riconoscimento dello status di apolide. Non è possibile presentare domanda di riconoscimento dello status di apolide se ci si trova fuori dal Paese. Sono disponibili due procedure alternative, e si può decidere per quale procedura presentare la domanda senza dover completare una procedura prima di iniziare un’altra:

  • Procedura amministrativa
  • Procedura giudiziaria (di fronte al tribunale)

Puoi utilizzare la procedura amministrativa solo se hai un certificato di nascita, un permesso di soggiorno valido e l’iscrizione anagrafica in Italia. La procedura amministrativa è gratuita.

Non ci sono requisiti di accesso per la procedura giudiziaria, e puoi fare domanda anche se non hai un permesso di soggiorno valido. Per chiedere il riconoscimento dello status di apolide davanti al tribunale devi essere assistito da un avvocato. La procedura giudiziaria ha una tassa di 259 euro. Se non hai abbastanza risorse per pagare un avvocato, puoi fare richiesta per l’assistenza legale gratuita (patrocinio a spese dello Stato), che, se concessa, coprirebbe sia l’onorario dell’avvocato che il costo della procedura.

Per maggiori informazioni sulle procedure di determinazione dell’apolidia in Italia, visita:

Quale documentazione è richiesta e in che lingua?

Le domande per entrambe le procedure devono essere presentate in italiano. Devi presentare tutta la documentazione pertinente, incluse le leggi sulla cittadinanza dei Paesi rilevanti, tradotta e certificata in italiano.

Se fai domanda per la procedura amministrativa non sarai intervistato/a, quindi è di vitale importanza che recuperi e presenti tutta la documentazione che riesci a reperire che possa provare che non sei considerato/a cittadino/a da nessuno Stato. Questa include, ma non si limita a: certificato di nascita, legge(i) sulla cittadinanza applicabile, documenti di identità/passaporti (anche se scaduti), dichiarazioni consolari e altra documentazione rilasciata da autorità straniere, ecc.

Se scegli di avviare la procedura giudiziaria, poi chiedere un’udienza davanti al giudice e l’audizione di testimoni. Anche se verrai ascoltato in udienza, è importante presentare a sostegno della tua domanda tutte le prove documentali che riesci a reperire.

Gli apolidi possono avere difficoltà a reperire la documentazione di supporto. In questi casi, si può cercare un supporto legale qualificato al fine di ottenere assistenza per i passaggi preliminari prima di presentare la domanda di determinazione dell’apolidia.

Visita il sito web del Tavolo Apolidia per ulteriori informazioni sulle procedure, richieste di consulenza o supporto legale e per una lista di leggi sulla cittadinanza tradotte e certificate in italiano.

 

Cosa succede dopo che faccio domanda di riconoscimento dello status di apolide?

Se hai fatto domanda attraverso la procedura amministrativa, il Ministero dell’Interno potrebbe a un certo punto farti richiesta di ulteriore documentazione. È importante che tu risponda alla richiesta del Ministero, altrimenti la tua domanda potrebbe essere inizialmente messa in attesa e successivamente respinta.

Nell’ambito della procedura giudiziaria, il tuo avvocato ti informerà sulla data della prima e delle eventuali udienze successive. Nel caso in cui tu abbia fatto richiesta di essere ascoltato, o per l’audizione di testimoni, il giudice valuterà l’ammissibilità di tali richieste ed eventualmente fisserà una data per le udienze.

In attesa della conclusione della procedura, non hai diritto all’alloggio nel sistema di accoglienza (cioè l’accesso all’alloggio gratuito) e non ti viene rilasciato automaticamente un permesso di soggiorno. Se hai fatto domanda attraverso la procedura giudiziaria, puoi chiedere al giudice di ordinare il rilascio di un permesso di soggiorno in attesa della conclusione della procedura, ma l’esito della richiesta può variare.

 

Dove posso trovare supporto legale?

L’apolidia comporta questioni legali complesse, quindi si consiglia di cercare e affidarsi solo ad un supporto legale qualificato.

L’UNHCR Italia e il Tavolo Apolidia sono a disposizione per un’analisi preliminare della situazione delle persone apolidi e delle persone a rischio di apolidia e per aiutare a reperire un supporto legale qualificato.

Chi deciderà sulla mia richiesta e quando otterrò una risposta?

Se hai fatto domanda attraverso la procedura amministrativa, l’autorità incaricata di determinare l’apolidia è il Ministero dell’Interno, Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione. La durata della procedura può variare, in media dura tra i 2 e i 3 anni.

Se hai fatto domanda in tribunale, il Presidente deciderà sulla tua domanda. La durata della procedura giudiziaria può variare a seconda del tribunale competente, generalmente dura in media da 1 a 2 anni.

Cosa succede se ottengo una decisione positiva?

Una volta ottenuta una decisione positiva che riconosce lo status di apolide, indipendentemente dalla procedura attraverso la quale hai fatto domanda, puoi chiedere il rilascio di un permesso di soggiorno per apolidia. Questo permesso di soggiorno, di solito della durata di 2 o 5 anni, dà accesso a diritti e servizi e permette di lavorare, accedere al sistema sanitario nazionale e chiedere la naturalizzazione dopo 5 anni. Inoltre, dopo il riconoscimento dello status di apolide puoi richiedere un documento di viaggio per apolidi.

Cosa succede se ottengo una decisione negativa?

Nel caso di una decisione negativa, sia a conclusione della procedura amministrativa che di quella giudiziaria, puoi presentare un ricorso in tribunale. Per farlo, è necessario essere rappresentati da un avvocato. Se non hai risorse finanziarie sufficienti, hai il diritto di richiedere l’assistenza legale gratuita (patrocinio a spese dello Stato).

Figli di persone apolidi o di genitori che non possono trasmettere la propria cittadinanza

I bambini nati in Italia da genitori apolidi hanno diritto alla cittadinanza italiana alla nascita. Se entrambi i genitori sono apolidi e il bambino nasce in Italia, è necessario fornire la prova del riconoscimento dello status di apolide al momento della registrazione della nascita e chiedere l’iscrizione del bambino nel registro dei cittadini.

Allo stesso modo, se nessuno dei due genitori può trasmettere la propria cittadinanza al bambino nato in Italia, il bambino acquisisce la cittadinanza italiana alla nascita. Anche in questo caso, dovrete fornire la prova che il bambino non può acquisire la cittadinanza di nessuno dei due genitori al momento della registrazione della nascita e chiedere l’iscrizione del bambino nel registro dei cittadini.

 


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